La flora batterica intestinale, una comunità di migliaia di miliardi di microbi

 

 

La flora batterica intestinale è una comunità di migliaia di miliardi di microbi autoctoni e innocui, formata da 14 famiglie, 45 generi e 400 – 500 specie differenti.

Il consorzio internazionale MetaHit (Metagenomics of the Human Intestinal Tract) ha effettuato l’analisi genetica ed ha dimostrato che, il complesso di geni, micro bioma, (Human Microbiome Project HMP) appartenenti ai microbioti, è 150 volte di più dei geni della specie umana che lo ospita (Dusko and MetaHit, 2010.)

disbiosi 2

Apparentemente invisibile, si sviluppa sulla mucosa intestinale che è ripiegata in una serie di pliche, villi, microvilli, una superficie che varia dai 250 ai 450 metri quadrati, una grossa area che, se confrontata ad esempio con la superficie respiratoria che è di solo 60 metri quadrati, ne fa capire l’importanza.

Nell’intestino tenue, predominano anaerobi facoltativi come Lattobacilli, Streptococchi, Enterobatteriaceae e anaerobi stretti come Bifidobacterium e Clostridi (Dethlefsen L. et al. 2006).

Dall’ileo in poi in tutto l‘intestino crasso prevalgono soprattutto anaerobi stretti come Bacteroides e Clostridi (Ruminococcus, Butyrovibrio, Fusobacterium ed Eubacterium) Bifidobacterium e Peptococcus, oltre ad anaerobi facoltativi quali Lactobacillus, Enterococcus ed Enterobacteriacea (Rastall et al. 2004).

La flora batterica è costituita al 98% da popolazioni eubiotiche e per un 2% da popolazioni potenzialmente patogene.

L’attività trofica della microflora intestinale è la produzione di enzimi, e la regolazione dell’equilibrio acido – base (pH), la motilità.

Le funzioni della flora batterica sono svariate dal metabolismo dei nutrienti, assieme agli enzimi, alla regolazione e composizione del volume dei gas, la sintesi di vitamine (Vit.B12, K), l’assorbimento degli acidi biliari, degli ormoni, farmaci e la formazione della massa fecale.

Una corretta attività della flora batterica riduce il rischio di incombere in fastidiose “intolleranze alimentari” grazie alla precisa funzionalità degli enzimi.

@DrTraverso   titolare del  Copyright 2015

Informazioni generali sul blog 

Fonte  7 Miliardi di Diete  Alimentazione e Superstizione
Disclaimer

Iscriviti alla newsletter

[:]

Precedente Allergia ed intolleranza alimentare, le differenze Successivo La flora batterica  ed “imprinting”