La fosfoetanolamina, liberalizzata in Brasile

La “pillola cancro”

La fosfoetanolamina è stata scoeperta in Brasile dal dottor Gilberto Orivaldo Chierice della USP di São Carlos (São Paulo).

La fosfoetanolamina è un composto che segnala le cellule cancerogene al sistema immunitario, La fosfoetanolamina è una sostanza presente nel latte materno, ma in Brasile, il dott Gilberto Orivaldo Chierice, ha realizzato il prodotto sintetico.

La fosfoetanolamina ha iter burrascoso, i test effettuati sono stati tutti positivi e le persone ammalate di cancro avevano una speranza in più, in un primo tempo veniva regalata al São Carlos, ma poi la distribuzione è stata bloccata in attesa della registrazione al ANVISA (Agência Nacional de Vigilância Sanitária)

Gilberto Orivaldo Chierice Fosfoetanolamina

Il giorno 13 aprile 2016 la presidente del Brasile Dilma Rousseff,ha firmato la legge che autorizza i malati di cancro ad usare la fosfoetanolamina sintetica.

La legge non esclude altre forme di trattamento per il tumore e la “pillola cancro” può essere usata dal paziente a cui è stato accertato un tumore che deve firmare un documento di responsabilità.

Questa legge permette che la sostanza fosfoetanolamina venga commercializzata anche senza la registrazione ANVISA.

Questa legge eccezionale è stata fatta grazie al effetto mediatico e la forte richiesta popolare.

Il Ministero della Scienza, Tecnologia e Innovazione, a sua volta, ha deciso di testare la pillola.

In questo modo si potrà chiarire se la fosfoetanolamina è efficace nella lotta contro il tumore.

L’Università di San Paolo afferma che il prodotto non è tossico nella dose di 330 mg assunti tre volte al giorno.

Il prodotto è stato legalizzato come “integratore alimentare”

La scelta fatta dalla presidente Dilma è una scelta coraggiosa con molteplici aspetti, il primo è di non vietare il diritto di cura ad una persona che, per sua libera scelta, vuole usare metodi alternativi a quelli della medicina ufficiale.

Il secondo aspetto è quello di fare un test del prodotto, privo di tossicità, direttamente sul uomo, non sugli animali riducendo così i tempi tra le prove pre cliniche e cliniche

Terzo aspetto è quello di evitare che i Brasiliani acquistino il prodotto da laboratori non qualificati o che vadano nei paesi limitrofi a contrabbandare la fosfoetanolamina.

Una scelta coraggiosa che ci dirà in poco tempo se, la fosfoetanolamina, può aiutare le persone ammalate di cancro, se può sostituire la chemio terapia o se è solo un valido integratore alimentare che supporta le cure tradizionali.

NB Il testo italiano non è perfetto perché è stato adattato a Google Traduttore e Balabolka.

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