La Dieta Enzimatica Informazionale: le regole fondamentali

Regole fondamentali 

Nell’articolo La Dieta Enzimatica e l’informazione nutrizionale avete letto che questo tipo di alimentazione ha delle regole ben precise, la principale è quella di non usare sale ed esaltatori di sapidità che possono inibire l’attività enzimatica.

Le altre regole per elaborare la dieta enzimatica sono:

masticare molto bene il cibo perché il calore della bocca e la frantumazione   attivano gli enzimi che sono contenuti negli alimenti.

La masticazione deve essere lenta, masticare per 30 – 40 volte.

Il cibo, in bocca, è a contatto con il Lisozima, che ha funzione battericida e contribuisce a ridurre la carica batterica degli alimenti.

Nella saliva, troviamo la Lipasi salivare specifica per iniziare la digestione dei grassi.

L’Amilasi catalizza gli amidi, la Deiodinasi  rende disponibile lo Iodio alla tiroide ed agli altri organi, la Ptialina, ha il compito di ridurre in frammenti più piccoli le molecole di amido cotto ed  è in grado di digerire il 50% dell’amido introdotto.

Per facilitare la digestione e il lavoro degli enzimi, presenti nel nostro corpo, è buona regola, assumere un solo alimento ad esempio mangeremo solo fragole o pesce o germogli, nella quantità minima di 300 g / 10,60 oz, questo peso sazia ed è ben tollerato.

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La scelta del mono alimento, oltre a facilitare la funzionalità enzimatica, riduce il tempo di digestione, non provoca sonnolenza postprandiale e la persona si sente più energica.

L’alimento può essere condito con olio, aceto, limone, peperoncino piccante ed altre spezie, si consiglia però di evitare liquirizia, cannella, pepe nero e bianco, semi di finocchio e le relative tisane, che possono interferire con l’attività enzimatica.

L’acqua è fondamentale per la vita ed il benessere della persona, bisogna bere minimo 8 bicchieri di acqua al giorno pari a 1,5 litri, questo valore può aumentare nelle stagioni calde.

Bisogna evitare di bere a pasto per non interferire con l’attività enzimatica e i processi digestivi.

Al mattino, a digiuno, bere 1 – 2 bicchiere d’acqua con del succo di limone, 1 bicchiere ½ ora prima di pranzo e cena, 2 bicchieri durante la mattinata e 2 nel pomeriggio.

I menù non devono essere elaborati in base al gusto o alle calorie o all’indice glicemico, ma alle esigenze e problematiche della persona.

Possiamo fare anche combinazioni di più alimenti, ma sempre con un informazione enzimatica specifica, per stimolare più enzimi interessati alla digestione o con funzione antinfiammatoria.

Gli enzimi contenuti naturalmente negli alimenti non devono essere alterati quindi la cottura deve essere veloce, mantenendo l’alimento un poco crudo o ancor meglio è mangiarlo crudo.

Gli enzimi sono incompatibili con il calore, si denaturano ad una temperatura superiore ai 47,6  gradi centigradi o 118 gradi Fahrenheit

I problemi intestinali come  fermentazioni, le putrefazioni e le infiammazioni possono disattivarli o ridurre la loro attività.

Il meteorismo e la flatulenza, oltre a modificare la qualità e la quantità di flora batterica intestinale, crea una carenza di enzimi.

L’alterazione della flora intestinale e il sistema enzimatico vengono anche compromessi con l’invecchiamento della persona.

Bisogna usare alimenti che informano e stimolano gli “enzimi indispensabili” al nostro organismo, uno di questi il Glutatione.

Mangostano @DrTraverso

Per ristabilire la corretta digestione delgli alimenti che ci creano disturbo o intolleranza, questi devono essere assunti in piccole dosi, lontano di pasti

Ad esempio se abbiamo problemi nella digestione del peperone rosso o con il cetriolo, ne dovremo assumere 10 g per porzione prima di pranzo e cena per i primi giorni, poi aumenteremo poco a poco la dose.

Tutte le intolleranze, possono essere trattate con questa metodica, anche l’intolleranza al lattosio e al glutine,  non può essere trattata la celiachia che non è un’intolleranza, ma un allergia.

L’ultima regola da rispettare ed anche la principale è quella dell’informazione che mandiamo al nostro organismo a Fisico, Mente, Emozione e Coscienza (o Spirito o Memoria Universale, il “Quarto Elemento”,)

Mangiare è un atto d’amore che facciamo  “per e con il nostro corpo ” quindi:

sediamoci a tavola, spegniamo cellulari, televisioni, radio, evitiamo discussioni, rilassiamoci e, per il tempo del pasto, lasciamo i problemi, quotidiani,
iniziamo a mangiare dicendo un semplice 

Grazie, grazie, grazie!

alla terra, che ci ha dato questo cibo, al sole, all’acqua, che l’hanno nutrito, alle persone che hanno lavorato per farlo arrivare alla nostra tavola e a tutto l’Universo.

Inviamo al nostro organismo nozioni positive concentriamoci sul fatto che ci stiamo nutrendo.

Evitiamo d’inviare informazioni negative, che possono alterare il nostro benessere psicofisico, ricordiamoci che noi siamo un punto, collegato con un altro punto, per formare il Tutto nella Memoria Universale.

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@DrTraverso   titolare del  Copyright 2015

Fonte

La Dieta Enzimatica

La-fotosintesi-clorofilliana.

www.treccani.it
http://www.enzymesinc.com/enzyme-pioneer-dr-edward-howell.html

http://www.westonaprice.org/health-topics/edward-howell-md/

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