Coma etilico e coma lattilico

Enzimi a confronto (Lattasi, ADH, ALD, MEOS)

Quando nasciamo il nostro corpo ha enzimi attivati ed altri che si attivano nel corso degli anni.

Vi sono enzimi che hanno un corredo genetico e tra questi l’alcoldeidrogenasi (ADH), il sistema microsomiale per l’ossidazione dell’etanolo (MEOS) , l’acetaldeide deidrogenasi (ALD) e la Lattasi. 

L’ADH, ADH e MEOD sono enzimi che metabolizzano l’alcol, la Lattasi metabolizza il lattosio, lo zucchero del latte.

La Lattasi è presente sin dalla nascita, l’intolleranza genetica è molto rara, l’acquisita invece è riconducibile a patologie e, molte volte, è solo in forma transitoria.

La carenza o la mancanza di questo enzima fa si che la persona diventi intollerante al latte.

L’attivazione dell’ADH, ADH e MEOD è, normalmente, in età adulta.

Gli enzimi Lattasi e ADH, ADH e MEOD possono differire tra le varie popolazioni.

L’ADH, ADH e MEOD sono enzimi che hanno una influenza genetica e questo fa si che gli orientali sono meno predisposti al bere bevande alcoliche degli occidentali.

La Lattasi è quasi assente nelle popolazioni asiatiche e varia a secondo dell’etnia o della razza: 79% dei nativi americani, il 51% degli ispanici, il 21% dei caucasici sono intolleranti ed abbiamo differenze tra regione e regione in Italia.

Anche tra razza bianca e nera troviamo una differenza di tollerabilità

La popolazione caucasica è divenuta tollerante al lattosio è “lattasi persistente” per una mutazione adattiva genetica avvenuta introducendo nell’alimentazione i prodotti fermentati quali yogurt e kefir.

lattosio


Coma etilico e coma lattilico

Genny è una giovane ragazza che non ha mai bevuto alcool,

Un sabato sera è a casa della sua amica Eleonora, con altri amici.

Fa molto caldo, Giampiero le offre uno spritz.

Genny lo assaggia è fresco leggermente frizzante con un gusto d’arancia, lo trova gradevole, dopo un poco incomincia ridere è quasi euforica e al il primo spritz, se ne aggiunge un secondo.

Genny incomincia a sentire la testa pesante, un poco di sonnolenza, vede gli amici sdoppiati, le voci le risuonano nel cervello, la stanza inizia a girare senza accorgersene, vomita e cade in un sonno profondo.

La mattina seguente, quando si sveglia, è a letto nella casa dell’amica Eleonora, ha la testa pesante è confusa, ha una sensazione di pesantezza in tutto il corpo.

Eleonora le offre un caffè e Genny le dice : “Mai più uno spritz, io ho chiuso con l’alcol!!”

spritz

La settimana dopo però a cena si lascia tentare ed assaggia un poco di Lambrusco, nessun effetto collaterale, solo un poco di allegria.

In pochi mesi Genny attiva l’enzima alcoldeidrogenasi, ALD, MEOS  e in breve tempo l’alcol entra a far parte della sua dieta.

Genny soffre di un disturbo fastidioso, appena mangia una mozzarelle o un gelato alla crema ha molta aria nella pancia, l’intestino si gonfia e, a volte, ha scariche diarroiche.

Eleonora dice a Genny : Per caso sei intollerante al lattosio?

Perchè non fai Breath Test ?

Genny si sottopone così  al test, l’esito è positivo.

Un gastroenterologo le dice di limitare l’uso di alimenti con il lattosio, un’ altro le dice di eliminare tutto quello che contiene lattosio.

In lei scatta un meccanismo quasi compulsivo ed ossessivo: la ricerca dell’alimento senza lattosio.

Genny è caduta in “coma lattilico”.

Questi sono due differenti aspetti di gestione d’intolleranza e di attivazione o disattivazione di un enzima specifico.

Alimenti senza lattosio e dieta

La sindrome da “coma lattilico”, coinvolge alcune persone intolleranti al lattosio e le porta alla ricerca disperata e morbosa di alimenti senza questo zucchero.

Alimenti che riportano in etichetta diciture contiene 0,1 di lattosio o  farmaci che hanno come eccipiente il lattosio fanno scaturire, in queste persone, i sintomi dell’intolleranza.

L’intollerante ha la pretesa di trovare tutti gli alimenti o farmaci senza lattosio ed è capace di reputare un medico ignorante perché non conosce l’alternativa ad un farmaco che ha come eccipiente il lattosio, ma non sa che è lui l’ignorante perché studi hanno  dimostrato che non ci sono segni d’intolleranza sin a 2 g di somministrazione di lattosio e la cattiva digestione si ha se si superano i 6 g.

L’intollerante comunque sta male se assume un farmaco del peso di 1 g dove il lattosio ha un incidenza massima di 0,5 g, la sua intolleranza non è d’origine Fisica, la sua è un intolleranza originata dalla Mente o dall’Emozione.

L’ intolleranza al lattosio diventa così una grave malattia, una fobia,


Intolleranti al lattosio fobia
e porta la persona a vivere nella continua ricerca del prodotto senza lattosio.


Gli intolleranti da “coma lattilico”  usano i “gruppi chiusi” dei social network, per condividere i problemi, le sintomatologie,la “loro malattia” e sono sempre alla ricerca del ristorante e del prodotto senza lattosio.

Il latte, si sa, non è un alimento per l’uomo adulto, nessun mammifero mangia il latte dopo lo svezzamento, oggi è divenuto però un ingrediente quasi indispensabile nella moderna cucina.
Il latte viene usato dalle industrie alimentari, non solo come ingrediente, ma per lavare carni o pesci, basti pensare che il pesce sotto sale viene lavato in una miscela di acqua e latte, è la base di mangimi e quello di capra viene dato anche alle galline,che non sono mammiferi, per un “intuizione” di Paolo Parisi

Tutto questo, per fortuna, la persona che soffre di “coma lattilico” non lo sa e se anche ne è a conoscenza, non leggendolo in etichetta. non gli provoca alcun disturbo.

La dieta delattosata ha creato una nuova alimentazione che ha aumentato i profitti delle industrie alimentari e farmaceutiche le quali, hanno recepito il problema ed hanno creato alimenti e farmaci, su misura.Proteine del latte

 

Il  “coma lattilico”, fa si che l’intollerante cada in errori dettati dall’ignoranza, non distingue uno zucchero da una proteina (che può provocare allergia)  e non conoscendo la metodologia di preparazione di un alimento, pensa che qualsiasi alimento, che contiene la parola o è un derivato del latte, può creargli disturbo.

Mucca '

 

L’intolleranza al latte è sempre esistita ed alcune persone non sanno neppure di essere intolleranti,

In molte nazioni gli alimenti senza il lattosio, non esistono.

L’eliminazione totale del lattosio è una metodologia che non cura il problema.

La dieta priva di lattosio è restrittiva ed involutiva, porta a non effettuare quella mutazione genetica che ha fatto si che la popolazione Caucasica divenisse   “lattasi persistente” , le conseguenze ricadranno sulle generazioni future, sempre ammesso che si voglia continuare a consumare il latte.

@DrTraverso   titolare del  Copyright 2015

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Fonte

http://www.laboratoriogenoma.it/prestazioni_sottocategoria.asp?IdCat=32&IdSubCat=888http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9022546?dopt=Abstract
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/5694356?dopt=Abstract
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8613657?dopt=Abstract 

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